Perché ci si scusa anche se non è colpa propria: lo psicologo fornisce qtro ragioni principali

È normale scusarsi, ma solo qdo la persona è davvero in difetto.

Alcune persone durante una conversazione possono scusarsi per nulla, anche se non hanno fatto nulla di male / foto depositphotos.com

Molte persone si scusano senza pensare e senza analizzare il motivo che le ha spinte a farlo. Spesso accade di riflesso, ad esempio qdo qcuno urta una persona o si scusa qdo un’altra persona viola i suoi limiti. Con il tempo, l’abitudine diventa così radicata che le persone iniziano a scusarsi per i loro sentimenti, per aver espresso i loro bisogni o persino per un buon consiglio. Lo psicologo americano Mark Travers, PhD, ne parla per Forbes.

“Va bene scusarsi, ma solo qdo qcuno è davvero in difetto. Il problema sorge qdo le scuse diventano una reazione involontaria che serve a smorzare la tensione del momento, ma che a lungo andare mina l’autostima. L’abitudine di scusarsi eccessivamente è un modello comportamentale significativo che spesso affonda le sue radici nelle prime dinamiche relazionali, nelle tendenze di attaccamento e nei modi in cui le persone imparano a evitare i conflitti”, ha spiegato l’esperto.

La psicologa ha quindi elencato qtro ragioni psicologiche comprovate dalla ricerca per cui si può chiedere troppo scusa, anche se non si è fatto nulla di male.

Ci si scusa perché si è sviluppata un’abitudine all’autocensura da bambini

L’autocensura è un modello di comportamento in cui le persone sopprimono i propri bisogni e sentimenti per mantenere le relazioni. È stata riscontrata per la prima volta in uno studio sui modelli relazionali delle donne, ma altri studi hanno dimostrato che può svilupparsi anche negli uomini.

In particolare, uno studio del 1992 pubblicato su Psychology of Women Qterly ha rilevato che l’autocensura inizia spesso in famiglie in cui il conflitto è percepito come un pericolo o in cui l’amore e l’approvazione dipendono dalla sottomissione. Queste persone diventano adulti che si scusano rapidamente per ridurre la tensione, ripristinare l’armonia ed evitare di deludere gli altri.

“Qdo il conflitto sembra minaccioso, il “mi dispiace” diventa un modo rapido per raggiungere la sicurezza emotiva. Evita che la discussione si inasprisca, ma impedisce anche che si crei un vero legame. Con il tempo, la persona impara che la svoce ha valore e le scuse diventano una strategia per mantenere la pace”, ha aggiunto la psicologa.

Ci si scusa perché si è molto sensibili al senso di colpa

Alcune persone sentono il senso di colpa in modo più forte e rapido di altre. Ad esempio, uno studio pubblicato sul Journal of Psychology and Social Psychology mostra che le persone con alti livelli di empatia verso gli altri hanno una tendenza pronunciata a sentirsi in colpa.

“Sulla base di questi risultati, si potrebbe sostenere che le persone con un’alta propensione alla colpa sono più propense ad assumersi la responsabilità delle tensioni relazionali, anche se non sono state la fonte del conflitto. Per le persone inclini al senso di colpa, il disagio di sentire che qcuno potrebbe essere turbato è così forte che chiedere scusa diventa un tentativo riflessivo di regolare la tensione interna. L’obiettivo non è prendersi la colpa, ma riequilibrare la relazione”, ha sottolineato Travers.

Vi scusate perché il vostro stile di attaccamento vi fa percepire il conflitto come una minaccia

Le ricerche sull’attaccamento dimostrano costantemente che le persone ansiose gestiscono il conflitto in modo diverso rispetto alle persone che hanno sperimentato un attaccamento sicuro nelle prime fasi della vita.

“Le persone con ansia da attaccamento spesso si scusano eccessivamente perché temono di essere abbandonate o giudicate. Le scuse rapide sono un modo per mantenere l’intimità e minimizzare il rischio di rottura della relazione. Le persone con il tipo di attaccamento evitante non amano il conflitto emotivo. Possono scusarsi semplicemente per porre fine all’interazione e ritirarsi nella distanza emotiva”, ha spiegato il dottorando.

Ci si scusa perché si è imparato a evitare il conflitto a tutti i costi

Molte scuse possono anche indicare una risposta appresa a sitioni di conflitto imprevedibili, volatili o emotivamente intense.

“Uno studio del 2017 pubblicato su Current Opinion in Psychology ha rilevato che di fronte a uno stress interpersonale cronico, le persone tendono a ritornare alle tattiche di regolazione apprese da bambini nel loro primo ambiente, spesso in linea con i loro stili di attaccamento”, ha osservato la psicologa.

Pertanto, secondo Travers, gli individui con una storia di stress interpersonale cronico hanno maggiori probabilità di utilizzare comportamenti calmanti o di evitare il conflitto in età adulta.

Come smettere di scusarsi invano?

L’esperto consiglia di fermarsi prima di dire un altro “mi dispiace”. Chiedetevi innanzitutto se vi sentite responsabili o semplicemente a disagio, e poi contine il dialogo.

“Provate a sostituire le parole. Invece di “Mi dispiace di essere in ritardo”, dite “Grazie per avermi aspettato”. Invece di ‘Mi dispiace disturbarla di nuovo’, dica ‘Apprezzo il suo sostegno’. Dichiarare ciò che si prova. A volte ‘Mi sento in ansia per questa conversazione’ è più onesto di ‘Mi dispiace'”, ha sottolineato lo specialista.

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Altri consigli degli psicologi

In precedenza, gli psicologi hanno rivelato cosa rafforza effettivamente le coppie. Secondo loro, esiste un attributo, ossia il concetto di “influenza reciproca”, grazie al qe si è disposti a lasciarsi plasmare dai bisogni, dalle vulnerabilità e dalle opinioni del partner e persino a cambiare qcosa nel proprio comportamento.

Allo stesso tempo, lo psicologo ha indicato due cose che è meglio non dire mai al partner. Ha osservato che la ricerca mostra sempre più spesso che sapere qdo tacere può talvolta aiutare a mantenere viva una relazione in modo molto più affidabile della sincerità diretta.

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